Feb 2022 – Stiamo andando incontro ad un blocco nello scambio di dati tra Unione Europea e USA ?

Google, Meta ed altre aziende del web propongono servizi che prevedono l’invio dei dati personali degli utenti europei ai loro server che sono situati sul territorio degli USA.

Come è noto , la Corte di Giustizia Europea ha stabilito che gli accordi sottoscritti tra Europa e Stati Uniti (“Safe Harbor” e “Privacy Shield”) sono di fatto illegali, lasciando che lo scambio dei dati personali sia regolato da clausole contrattuali standard nate nel 2021.

I garanti della privacy di Austria e Francia hanno decretato che Google Analytics non rispetta i dettami del GDPR, e si sta attendendo la decisione di altri paesi, tra cui l’Italia.

Il garante della privacy dell’Irlanda si è spinto oltre, lasciando intendere che potrebbe bloccare anche le clausole contrattuali standard.

Se questo avvenisse, si bloccherebbe la possibilità di trasferire i dati personali negli USA, con perdite di miliardi di dollari per le Big Tech. Anche posizionare i server sul territorio europeo, dicono i giganti del web, comporterebbe un danno economico devastante e quindi resta una sola via d’uscita: interrompere l’erogazione dei servizi in Europa.

In questi giorni Meta ha presentato un documento alla SEC statunitense, per richiedere urgentemente un nuovo accordo sullo scambio dei dati personali tra UE e USA, accordo richiesto già da Google.

FONTE: Punto Informatico